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Natale e CapodannoA differenziare la tavola degli italiani, imbandita con pandori e panettoni, in più quella dei salentini propone dolci simbolici del Natale locale come purceddhruzzi, carteddhrate, pasta di mandorla, mustazzoli, oltre che
– esternamente alla categoria dei dolci – le buonissime pittule calde.
Questi piatti sono diventati tradizionalmente “natalizi” perché erano preparati direttamente dal popolo e il popolo stesso non aveva modo di poter gustare dei dolci in qualunque periodo dell’anno. Questa possibilità restava confinata soltanto al periodo delle feste, finendo per identificarli con il Natale. Le influenze bizantine si fanno sentire a distanza di secoli: così come oltre il Mediterraneo sono molto diffusi i dolci con mandorle e miele, allo stesso modo questi ingredienti fanno parte dei dolci salentini a causa degli influssi bizantini d’oriente prima del X secolo. Si tratta di dolci semplici come da tradizione popolare, in grado di dare però il senso più profondo del Natale, della famiglia, della gioia da condividere insieme.
Durante la Vigilia di Natale si festeggia l’arrivo del Natale stesso con una grande cena solitamente a base di pesce. Dopo la cena ci si reca alla messa della Notte di Natale
Alla ricchezza del pranzo della Vigilia si contrappone la semplicità del pranzo natalizio costituito da un brodo leggero e vegetale, ma seguito dalle gustose pittule e dai dolci di cui abbiamo parlato: purceddhruzzi e carteddhrate.
Gianna vi aspetta per rendere speciale la vostra vacanza a Lecce, rivivrete nella accogliente cucina di Cooking Experience l’esperienza di un caldo Natale Salentino.
Di seguito per voi un dolce piccolo assaggio, che vi farà venire l’acquilina in bocca!!
I purceddhruzzi sono delle piccole palline di pasta dolce, fritta fino a diventare croccante, fatte passare nel miele ed infine messe le une sopra le altre completando il tutto con condimenti vari come cannella, pinoli, mandorle, noccioline o altro.

I mustazzoli sono dei dolci natalizi diffusi sul territorio salentino e su quello siculo. Assomigliano a dei grandi pasticcini e sono costituiti da un cuore fatto di zucchero, farina, mandorle e miele con un rivestimento in glassa al cioccolato. A differenza degli altri dolci, i mustazzoli sono di derivazione araba e ne è dimostrazione il fatto che non hanno lievitazione.

Il pesce di pasta di mandorle, questo dolce è ancora diffusissimo nel Salento, sebbene meno amato dalle generazioni più giovani. Si tratta di un dolce a forma di pesce realizzato solo nel periodo natalizio, ma che viene modellato anche in altre forme in base al periodo dell’anno, ad esempio a forma di agnello nel tempo pasquale. Per il Natale, la forma del pesce deriva da un’antica simbologia cristiana per cui il pesce è una rappresentazione di Gesù Bambino. Il corpo del pesce è realizzato in pasta di mandorle, che si ottiene macinando mandorle amalgamandole assieme allo zucchero.

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